Le cose che vorrei dire a mia figlia, che sta diventando una piccola donna.
Le cose che vorrei dire a mia figlia non sono né speciali né caramellose. Anzi non sono nemmeno parole. Sono pezzetti, azioni, scelte e opportunità, che parlano più delle parole stesse. Il messaggio non banale è quello di provare a cambiare il senso delle cose, imparando a ragionare con la sua testa.

I bambini pensano che le madri sappiano tutto, che il loro compito sia abitare una vita tranquilla e fornire sempre risposte rassicuranti.
Eppure non è così. Fare la mamma significa porsi continue domande, sapendo che c’è sempre qualcosa che fa paura e che sfugge di mano.
Ora a sfuggire, naturalmente, ci sei tu.

E ho l’impressione che la vita che ti sta aspettando la fuori, non sia proprio così semplice.
Credo che tu abbia avuto fino ad oggi un’infanzia per mille aspetti più facile della mia. Ma che il futuro che hai davanti, sia mille volte più incerto e repentino.
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Parlo delle ambizioni che hanno tutti di essere dei personaggi e non delle persone.
Dell’indifferenza, delle omologazioni, delle maschere. Di tutte le uniformi che qualcuno prepara a tavolino per noi.
Quando non sei il motore dei tuoi desideri e questo influisce sulla tua autostima, sui tuoi tempi di crescita e sulle tue aspettative, anche sentimentali.
Ecco perchè le cose che vorrei dire a mia figlia sono azioni. Perchè, se è vero che il mondo va avanti per la sua strada, è anche vero che con un pochino di impegno si può cambiare il senso delle cose che non ci appartengono.
Come?
Come?
- Leggi e sviluppa un tuo senso critico.
- Informati e non fidarti dei pregiudizi.
- Rifletti e poniti delle domande.
- Sbaglia e impara dai tuoi errori.
- Viaggia e sperimentati.
- Fai quello che ami e che senti.
- Indossa ciò che ti piace veramente. Anche se in questo sei sempre stata determinata.
- Guarda lontano, e se cadi rialzati.
- Piangi se ne senti il bisogno.
- Rispettati per quello che sei. E vedrai che anche gli altri ti rispetteranno.
- Sentiti libera di essere te stessa
Ti confesso che c’era la tendenza all’appiattimento anche quando avevo la tua età.
Diversi gli elementi, gli oggetti scelti, le mode, le tendenze. Ma anche per me c’era la chimera di una divisa ben precisa, che lasciava poco spazio al mio stile personale.
Tra le cose che vorrei dirti, figlia mia, c’è anche che ci sarò sempre quando mi cercherai.
Fino alla fine (del mondo) troverai in me l’alcova, il posto sicuro dove poterti sfogare, arrabbiare, riposare ricevere uno stimolo. La tua corazza, il tuo albero dalle grandi fronde, la persona alla quale sbattere il telefono in faccia. Per poi rialzarlo e riavvolgere il nastro.

