Cose che facevamo prima di diventare genitori: i meravigliosi viaggi in moto

Quante cose sono cambiate da quando siamo diventati genitori? La nascita di un figlio è l’esperienza più bella e gratificante della vita, ma mette letteralmente in stand-by alcune cose che un tempo ne facevano parte assiduamemente.

Una di queste, nel nostro caso, sono sicuramente i meravigliosi viaggi on the road in motocicletta, che ci siamo fatti nei 4 anni precedenti la nascita di Ascanio.

Sia io che Fabrizio siamo cresciuti “sul sellino”. Noi compriamo moto da sempre. Il primo scooter l’ho acquistato da sola a 16 anni con i soldi del mio lavoretto dell’epoca, facevo la hostess a fiere e congressi. Da quel momento è stato un susseguirsi di modelli diversi che ho cambiato negli anni, anche perchè col tempo mi sono fatta un’esperienza e ho imparato come vendere una moto.

Quando ho conosciuto Fabrizio aveva una bellissima Yamaha TDM, con cui uscivamo praticamente sempre.

Il viaggio più lungo in moto l’abbiamo fatto in Croazia: un’esperienza unica.

Quell’anno avevamo in programma una vacanza in barca di due settimane alle Isole Incoronate e come abbiamo pensato bene di raggiungere il porto di imbarco in Croazia? Ovviamente in moto.

Abbiamo fatto ovviamente numerose tappe, avevamo un buon numero di ferie arretrate e quindi ce la siamo presa comoda. E’ stata anche un’occasione per conoscerci meglio: viaggiando in moto si è costantemente in due, poco bagaglio e con se giusto l’essenziale. Tutto il resto è da scoprire, giorno per giorno!

Penso comunque che per riuscire a fare un viaggio in moto in coppia senza “scoppiare” 🙂 , sia bene tenere a mente alcune regole di buona convivenza a strettissimo contatto.

Innanzi tutto va tenuto presente che quando si viaggia in moto c’è tantissimo rumore: la velocità, il vento, rendono impossibile parlare. E’ importante quindi mettersi d’accordo su una sorta di “segnali” non vocali da darsi per comunicare in caso di necessità. Noi ad esempio avevamo stabilito che se avevo bisogno dovevo stringere più forte la mia gamba destra alla sua. In qual caso, se possibile, lui si fermava.

Per riuscire ad andare d’accordo durante un lungo viaggio in moto è fondamentale infatti darsi una serie di regole prima di partire.

Noi ad esempio avevamo stabilito che non c’era per forza un numero fisso di ore in cui viaggiare consecutivamente. Se uno dei due era stanco, lui ovviamente che guidava, ma anche io che stavo solo dietro, ci si doveva fermare. Poco male se si cambiava programma o se si allungavano i tempi, ma la sicurezza viene prima di tutto.

Altro consiglio, forse abbastanza ovvio, ma non scontato, da tenere a mente quando si decide di fare un viaggio in moto con la propria metà, è sicuramente quello di portare con se babagli ridotti al minimo. Anche perchè pur volendo, tutto questo spazio non c’è.

Quella volta, considerando che il cuore del viaggio sarebbero state le due settimane in barca, non ci siamo portati dietro praticamente nulla. Solo un jeans a testa e un paio di t-shirt, oltre naturalmente alcuni costumi e parei che avremmo utilizzato tutto il giorno al mare.

Quasi impensabile tutto questo, ora che siamo diventati genitori?

Beh, per fare un lungo viaggio in moto in coppia soli soletti dovremo aspettare ancora un bel pò.

Intanto ci godiamo il mondo con lui, che come noi è un piccolo globe-trotter!