Viaggio in mete esotiche con i bambini. E’ possibile? Consigli per viaggiare sereni

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Spiagge bianche, mare dai mille toni di blu, barriere coralline, palme da cocco, foreste tropicali, safari alla scoperta di animali straordinari, meravigliose città coloniali.

Ricordi di giovinezza o un’utopia ancora realizzabile, anche se con bimbi al seguito?

Un viaggio esotico con i bambini è senza dubbio un sogno per molte famiglie con bambini. Eppure vi assicuro che, organizzandosi per tempo (innanzi tutto per acquistare il volo a basso prezzo), con una buona dose di consigli utili, si può.

Scoprire terre lontane e culture diverse dalla nostra insieme alla famiglia è un’esperienza unica che arricchisce grandi e piccoli.

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Se avete in programma un viaggio internazionale con i bambini è importante però prendere alcune precauzioni, per fare in modo che il viaggio si trasformi effettivamente in una vacanza memorabile e piacevole per tutti.

Ovviamente se i bambini sono ancora molto piccoli, richiederanno tante attenzioni e un carico di accessori da viaggio spropositato, non sempre trasportabile agevolmente da una parte all’altra del mondo.

Ma non sempre tutto è così strettamente necessario come pensiamo, spesso in preda all’ansia.

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Quante volte vi è capitato, alla fine di una vacanza, di svuotare le valigie rendendovi conto che la maggior parte delle cose che ci siamo portati dietro non è servito a niente se non ad appesantirci?

Nella mia nuova dimensione da mamma, non ho mai abbandonato la mia passione per i viaggi, abituando molto presto Ascanio a diventare un piccolo globe-trotter.

Il primo viaggio internazionale lo abbiamo fatto quando aveva solo 4 mesi: due settimane tra Inghilterra e Irlanda. Io e lui da soli, un trolley in due e il nostro inseparabile marsupio, dove ha vissuto attaccato a me per quasi tutto il suo primo anno di vita (ecco da dove ha avuto origine il mio perenne mal di schiena :)).

Negli anni a seguire abbiamo girato più o meno tutta l’Europa: ha visitato più paesi lui che io nei miei primi 20 anni di vita.

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Ma per i viaggi in terre esotiche confesso che abbiamo aspettato. La nostra prima avventura oltreoceano è stata nell’estate dei suoi 4 anni.

Aveva un buon rodaggio di spostamenti alle spalle e abbiamo pensato che fosse il momento giusto. Alla fine si è dimostrato quasi più bravo di noi.

Come prima esperienza abbiamo scelto Cuba, anche per motivi di fuso: sono solo 6 ore indietro e onestamente neanche se ne è accorto.

Anzi, con questa scusa la sera siamo riusciti a metterlo a letto in orari dignitosi, cosa che difficilmente ci riesce in vacanza, quando l’eccitazione di stare tutti insieme lo porta spesso a fare le ore piccole.

Inoltre non c’è stato nessun bisogno del vaccino contro la febbre gialla o della profilassi antimalarica, almeno nelle zone che avevamo deciso di visitare (consiglio sempre di consultare la sezione “Salute in Viaggio” del sito Viaggiare Sicuri prima di partire).

Una precauzione che ho adottato però già da un mese prima della partenza è stata quella dei fermenti lattici vivi: una bustina a testa ogni giorno (sia prima che durante il viaggio) è stato molto utile per prepararci al cambio radicale di abitudini alimentari e per prevenire i classici problemini intestinali rovina-vacanza.

La cosa più importante da fare per questo tipo di viaggi con i bambini, è senza dubbio la valigia. Deve essere agevole ma soprattutto strategica. E a meno che non vogliate trascorrere la vacanza interamente in un resort (non è mai il nostro caso), consiglio sempre lo zaino, fondamentale nei viaggi itineranti.

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Pochi vestiti ma buoni.

Con le alte temperature di molti paesi esotici meglio prediligere solo fibre naturali, cotone, lino o seta: assorbono l’umidità della pelle e la lasciano traspirare. Da non dimenticare anche una felpa per vestirsi a cipolla in aereo e pantaloni lunghi (possibilmente chiari) per le passeggiate nelle foreste tropicali o per la sera.

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Strategico il sapone da bucato in polvere, noi generalmente lo conserviamo in una bottiglietta di plastica.

I nostri viaggi itineranti non durano mai meno di 3 settimane e non possiamo certo portarci dietro un guardaroba completo. Inoltre in questi paesi non è sempre facile trovarlo, purtroppo per tanti è quasi un lusso.

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Certo, siamo partiti leggeri, ma non posso negare di aver avuto lo zaino carico di prodotti strategici, che ci permettessero di affrontare con più serenità alcuni piccoli inconvenienti che possono capitare a grandi e piccoli durante il viaggio.

Dalla nausea sui vari mezzi di trasporto e i lunghi tragitti da affrontare, al rischio di disidratazione quando le temperature sono così diverse dalle nostre. Dagli squilibri del sonno o problemi di jet lag, fino alla temutissima dissenteria, che purtroppo colpisce spesso i viaggiatori di ogni età.

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Da quando ho iniziato a viaggiare per terre lontane, ancora molto prima di diventare mamma, ho scelto di affidarmi ai prodotti Humana, perfetti per queste occasioni.

Ricordo ancora quando li ho scoperti la prima volta, ero in Venezuela con la mia amica Daniela, la bellezza di 13 anni fa. Io e lei da sole, un caldo inimmaginabile. Quella terra meravigliosa mi diede il benvenuto regalandomi un attacco spaventoso di dissenteria, con rischio disidratazione. Nella “posada” dove alloggiavamo, viveva anche una dottoressa di Medici Senza Frontiere, che mi diede i sali minerali. Da quella volta non parto più senza. E hanno anche un gusto buonissimo, che piace ai bambini!

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Cito il Novomit per la nausea da viaggio, il Benelife flora che è a base di  fermenti lattici, Idravita ricco di Sali minerali in caso di perdita di liquidi dovuta al caldo e infine il Melamil per i disturbi del sonno e il jet leg.

Da tener presente che, al di fuori delle poche grandi città, l’assistenza medica di questi paesi non rientra certo nei parametri europei, quindi per tranquillità meglio partire attrezzati, almeno per questo tipo di piccoli disagi che ci si può trovare a dover affrontare durante gli spostamenti con i bambini e la famiglia.

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Io per mia tranquillità porto sempre un po’ di tutto. Un motivo in più, qualora a fine viaggio non ci dovessero essere serviti, per donarli alle famiglie locali, che di questi prodotti utili proprio non ne hanno.

Nel viaggio in Indonesia della scorsa estate, ne abbiamo distribuiti un bel po’ lungo il nostro tragitto ed è stato bello aiutare chi ha molto più bisogno di noi.

Ultime dritte prima di chiudere la valigia?

Da non dimenticare un buon repellente per le zanzare (assicurandoci che sia adatto anche ai paesi tropicali), una torcia, il convertitore elettrico, il gel disinfettante per le mani e un po’ di giocattoli economici, di quelli che se si perdono non è poi così drammatico. A noi sono sempre tanto utili, sia per intrattenere Ascanio nei lunghi percorsi e sia per condividerli e scambiarli con altri bambini. Al ritorno nello zaino non ce n’è mai più neanche mezzo: ad affiorare ci sono solo i ricordi di tutti i nuovi amici trovati oltreoceano.

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Post realizzato in collaborazione con Humana