Un aiuto in gravidanza grazie all’osteopatia
Potete anche solo lontanamente immaginare la rivoluzione che interessa il corpo di una donna durante i nove mesi più intensi della sua vita? Cambiamenti ormonali e posturali, dai quali hanno origine tutta una serie di altri disturbi, come mal di schiena, sciantalgie, dolori alle gambe, cervicalgie, mal di testa, reflusso gastrico o addirittura l’insopportabile nausea.
Tutto nella norma, si tratta infatti di sintomi fisiologici, correlati con il naturale sviluppo del feto. L’utero aumenta di volume, esercitando una pressione crescente sugli organi dell’addome e del bacino, che subiscono una compressione e si spostano, causando i disagi. Succede a più della metà di noi, ma è importante sapere che esiste la possibilità di alleviare questi sintomi e addirittura farli sparire del tutto con l’osteopatia. Ne abbiamo parlato con Ivano Colombo, osteopata titolare del Centro Fisioterapico Arcorese.
Qui abbiamo scoperto che esiste un vero e proprio programma ad hoc, che iniziato, a partire dal terzo mese, riserva un’attenzione particolare a questa meravigliosa espressione di vita a due. Una coccola in più, che non prevede l’uso di farmaci e che possiamo regalarci a cuor sereno, per recuperare quell’armonia e quell’equilibrio che ci permette di vivere ogni cambiamento nella maniera più serena possibile.
Si programma un primo incontro, nel quale si valuta la presenza di squilibri e si effettua il primo trattamento, poi ci si sente a distanza di 10-15 giorni per valutare la situazione e fissare le sedute successive. Poiché la principale disfunzione riguarda la mobilità, all’inizio della seduta l’osteopata analizza i movimenti e la postura del paziente per scoprire i punti dove sono presenti restrizioni di movimento, che possono causare disturbi anche in zone del corpo distanti, ma collocate sulla stessa “via”. Infine, con tecniche manuali dolci e assolutamente piacevoli, va a liberare tali disfunzioni per eliminare le restrizioni di movimento e riportare l’organismo in una situazione di salute o di equilibrio, stimolando i naturali processi di auto guarigione.
Altro disturbo di cui si può soffrire in gravidanza, a causa della maggior ritenzione idrica, è il tunnel carpale, che provoca una compressione del nervo mediano nel polso. Anche in questo caso, attraverso pressioni mirate, l’osteopata lavora sul sistema linfatico per sciogliere gli edemi e diminuire la compressione. In più, le manipolazioni agiscono sulla circolazione del sangue, aiutando a migliorare la stasi venosa, altro “tallone d’Achille”. Per combattere le nausee, invece, si lavora sul nervo vago riequilibrando il sistema neurovegetativo.
Poche di noi ancora lo sanno, ma normalizzare questo percorso, non solo aiuta ad assorbire al meglio questi cambiamenti, ma significa anche arrivare al parto in condizioni fisiche ottimali, con un conseguente ritorno alla normalità post – partum più veloce. Rendendo elastico il pavimento pelvico ed il centro tendineo del perineo si può, ad esempio, evitare un travaglio doloroso ed un parto difficile. Si eseguono manovre molto delicate, ma, allo stesso tempo, estremamente efficaci, che possono indurre con maggiore facilità il travaglio e riarmonizzare la posizione del feto all’interno del bacino, favorendone la naturale discesa nel canale uterino. Un approccio dolce, di cui il bambino inizia a beneficiare da subito, anche in modo passivo, quando è ancora nella pancia della mamma e quando sta per nascere. Tutto quanto fatto in gravidanza si rivelerà poi un aiuto prezioso poi.
Succede, infatti, che il bambino, ancora nella pancia, associa alla voce dell’osteopata tutta quella serie di cambiamenti ormonali e benefici che arrivano al sacco placentario indotti dai trattamenti alla mamma. Questa esperienza prenatale vissuta dal neonato sarà importantissima se, dopo il parto, il piccolo dovesse aver bisogno di trattamenti l’osteopata, perché quella voce e quel calore, saranno per lui stranamente famigliari!
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post in collaborazione con Centro Fisioterapico Arcorese.