Giovani coppie e indipendenza: la via dei mutui agevolati per la prima casa

Per molte giovani coppie, l’acquisto della prima casa rappresenta il vero inizio di un progetto di vita comune e il simbolo tangibile dell’indipendenza economica e abitativa. Questo traguardo fondamentale, tuttavia, si scontra spesso con la realtà di un mercato immobiliare complesso, caratterizzato da prezzi elevati e, soprattutto, dalla necessità di disporre di un cospicuo capitale iniziale per l’anticipo. Questa barriera d’ingresso, unita talvolta a profili lavorativi non ancora stabilizzati, rende difficile l’accesso al credito tradizionale. Per rispondere a questa specifica esigenza e sostenere i progetti abitativi delle nuove generazioni, esistono soluzioni finanziarie dedicate. Strumenti come i mutui agevolati giovani sono stati concepiti proprio per superare questi ostacoli, offrendo condizioni più favorevoli facilitate da garanzie statali.
Il ruolo della garanzia statale
La principale caratteristica dei mutui agevolati per giovani risiede nell’intervento del Fondo di Garanzia Prima Casa, un’iniziativa pubblica gestita da Consap. Questo fondo agisce come garante nei confronti della banca che eroga il finanziamento. In termini pratici, lo Stato offre una garanzia pubblica che può coprire fino all’80% della quota capitale del mutuo. Questa copertura riduce drasticamente il profilo di rischio per l’istituto di credito. Di conseguenza, la banca è molto più disposta a concedere il finanziamento, anche in situazioni che normalmente riterrebbe più rischiose, come quelle di giovani lavoratori con contratti atipici o con una storia creditizia ancora breve.
Superare l’ostacolo dell’anticipo con il mutuo al 100%
L’ostacolo più grande per una giovane coppia è quasi sempre la mancanza della liquidità necessaria per coprire l’anticipo, solitamente pari al 20% del prezzo dell’immobile, richiesto come standard prudenziale. La garanzia Consap è lo strumento chiave per superare questo limite. Grazie a questa tutela statale, molti istituti di credito sono in grado di erogare mutui che finanziano il 90% o, in presenza di specifici requisiti di priorità, persino il 100% del valore di perizia dell’immobile. Questo cambia radicalmente le prospettive: la coppia può destinare le proprie risorse liquide alla copertura delle inevitabili spese accessorie (imposte, oneri notarili, agenzia), che non sono coperte dal mutuo, senza dover attendere anni per accumulare la somma destinata all’anticipo.
I requisiti di accesso per le coppie
L’accesso a queste condizioni vantaggiose è subordinato al rispetto di requisiti precisi, definiti dalla normativa. Il requisito più noto è quello anagrafico: i richiedenti (nel caso di una coppia, è sufficiente che almeno uno dei due componenti possieda i requisiti) non devono aver compiuto 36 anni di età al momento della richiesta. Fondamentale è che l’immobile da acquistare sia destinato a “prima casa” e non rientri nelle categorie catastali considerate di lusso (come A/1, A/8 e A/9). La coppia deve inoltre dichiarare di non essere proprietaria di altri immobili ad uso abitativo, salvo casi specifici (come la nuda proprietà o immobili ricevuti per successione da cedere). Per ottenere la massima garanzia, inoltre, è spesso rilevante il parametro dell’ISEE, che deve rimanere entro una soglia definita per attestare una situazione economica meritevole di tutela.
Come presentare la domanda
L’iter della domanda si avvia direttamente presso la banca o l’istituto finanziario che aderisce all’iniziativa del Fondo Consap. Non tutti gli istituti aderiscono, quindi il primo passo è verificare quali banche offrono questo prodotto specifico. La domanda di finanziamento e quella di accesso al Fondo di Garanzia vengono presentate contestualmente. Sarà la banca stessa a fare da tramite, inoltrando la richiesta di garanzia a Consap dopo una prima verifica dei requisiti. L’esito della richiesta di garanzia è solitamente rapido. Una volta ottenuto il via libera da Consap, la banca procede con l’istruttoria reddituale standard e la perizia tecnica sull’immobile per confermarne il valore. È importante sottolineare che la banca mantiene l’autonomia finale nella decisione di concedere o meno il finanziamento, sebbene la presenza della garanzia statale rappresenti un fattore fortemente positivo.
