Là dove ci porta il viaggio della Certosa Galbani
Si torna indietro di oltre un secolo di storia e si guarda avanti nei processi produttivi, osservando oggi la filiera certificata della Certosa Galbani. Il nostro dietro le quinte, nella vita del formaggio, che da sempre punta sulla fiducia.
Nello spot della Certosa Galbani c’è la saga del furgoncino, che entra nelle case, facendosi strada tra suggestive piazzette e corti del nostro territorio.
Ci si ritrova nella spensieratezza di una bella tavolata in famiglia, riunita allegramente intorno all’aia.
Oggi, invece, ci siamo noi, che abbiamo fatto una specie di viaggio al contrario. Siamo entrate nello storico stabilimento alimentare di Casale Cremasco, alla scoperta di come nasce il prodotto, che arriva sulle tavole nostre e su quelle di tutto il Mondo.
La cornice sullo sfondo è sempre quella di un pezzettino d’Italia, altrettanto bello e pulsante. La struttura storica dove ha sede Galbani, infatti, risale agli anni 30 del ‘900, ma è anche un bell’esempio concreto di fabbrica Paese, in connessione tra realtà produttiva e territorio.
Un’esperienza utile, piaciuta ai bambini e anche a noi mamme per più di un motivo.
Partiamo dal latte
Per conoscere meglio, la realtà italiana storica e innovativa che è Galbani e in particolare come si produce la crescenza più famosa in assoluto, seguiamo il filo conduttore di un mondo più semplice di quanto si immagini.
Parliamo di un formaggio che nasce nel territorio lombardo e che continua a mantenere stretto il legame con le sue origini, puntando innanzitutto sulla provenienza della materia prima, cioè il latte.
L’attenzione a utilizzare solo latte lombardo e piemontese nel tempo è diventata una costante, per mantenere le maglie strette sulla qualità e sulla genuinità del prodotto.
Valori che si esprimono nel gusto, delicato e fresco e nell’apporto di nutrienti importanti, come il calcio, il fosforo, la vitamina b12 e, naturalmente, i fermenti lattici vivi. Senza nessun conservante.
La filiera certificata
E’ da qui e per gli stessi motivi di rigore, che si è sviluppato il concetto di Filiera certificata.
Un progetto che prevede la super visione di un ente terzo indipendente, nel loro caso la Bureau Veritas, che permette di identificare e tenere traccia dell’attività di tutti gli operatori coinvolti nel processo produttivo della filiera certificata della Certosa Galbani.
Dagli alti standard da rispettare per gli allevatori, ai controlli periodici delle stalle, al trasporto del latte fino all’arrivo a Casale Cremasco, dove viene lavorato.
Viene accertato tutto, partendo dalle aziende agricole da dove proviene il latte, fino al formaggio distribuito. Perché poi non c’è stoccaggio di prodotto finito nello stabilimento. Man mano che arriva dalla produzione, da Casale Cremasco va direttamente in spedizione.
Latte, sale, caglio e passione
Anche la produzione, con aggiunta di solo sale caglio, merita due parole e vale la pena che sottolineiamo anche la storia di tradizione e passione di casa nostra.
Per fare un formaggio come la certosa bastano pochi passaggi. Il latte viene pastorizzato e addizionato di fermenti lattici e caglio, da qui si genera la cagliata, che dopo maturazione e stagionatura è pronta per il taglio nei diversi formati.
Un procedimento naturale e senza trucchi, per ottenere il formaggio spalmabile, apprezzato da tutti per la cremosità e il sapore.
Tanto semplice che a fare il formaggio fresco hanno provato anche i bambini.
Con l’aiuto degli esperti, i più piccoli si sono divertiti a mettere le mani in pasta alla scoperta di un’attività fuori dal comune, per chi vive in città: il laboratorio di caseificazione.
Tutti in prima fila, protagonisti dal vivo della scoperta di come si ottiene dal latte il formaggio che mangiano spesso.
Una magia, che si realizza in un mondo dove conta ancora la tradizione tramandata e la manualità, il contatto con la materia prima, l’utilizzo degli strumenti semplici e antichi.
E’ stato così che, con grande stupore hanno prodotto una ricotta speciale.
E insieme al bel ricordo della giornata si sono portati a casa il diploma di mastri casari!
Post realizzato in collaborazione con Galbani Italia