Quando i bambini non vogliono andare a scuola.

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Quando i nostri figli non ne vogliono sapere di andare a scuola, dopo averne parlato con le maestre e aver verificato che non ci siano difficoltà oggettive, abbiamo un’unica scelta: resistere per loro.

Spesso, soprattutto se sono piccoli, improvvisano mal di pancia, mal di testa e altri malesseri temporanei, che nell’arco della giornata spariscono per poi ritornare la notte o la mattina successiva.

Nove volte su dieci, non si inventano niente, è la preoccupazione di non farcela che si trasforma in sintomo, quindi, quel mal di pancia o quel mal di testa lo sentono davvero.

I nostri figli hanno bisogno di essere tranquillizzati, è questo che ci chiedono, di avere la forza che, in quel momento, loro non hanno.

Dobbiamo essere quella vocina interiore che gli dice: stai tranquillo, ce la farai.

bambino non vuole andare a scuola

L’inizio della scuola non è semplice, soprattutto nei passaggi tra un ciclo e l’altro. Dalle materne alle elementari e così via.

Non si tratta di ingigantire un problema né di sminuirlo, sarebbe un errore, ma di affrontarlo.
Sono ottime prove di superamento delle difficoltà.

Il messaggio da dare: io credo in te, puoi farlo anche tu, guarda che ce la fai e vedrai che dopo un po’ il malessere passa.

La difficoltà, spesso, è proprio quella di separarsi dai genitori, di tentare da soli. La solitudine spaventa tutti, figurarsi i bambini e se pensiamo che non ce la faranno, loro non ce la faranno.

Per questo dobbiamo essere la forza che non hanno.

La scuola è il primo specchio verso le relazioni sociali, è l’apertura verso il mondo, e i nostri figli devono imparare a farcela senza di noi.

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Devono trovare le risorse per rispondere come individui singoli, sperimentare i rifiuti ma anche i successi e imparare sulla propria pelle come comportarsi nelle situazioni. È un’ottima palestra per il futuro che verrà.

Dobbiamo credere nei nostri figli, come loro non sono capaci di fare in quel momento. E spingerli a superare le difficoltà. Intanto non sarà né la prima né l’ultima volta.

Armiamoci di pazienza, il viaggio è lungo, ma come sappiamo, nessun viaggio è meraviglioso come quello di amare i nostri figli.

Anche dentro alle difficoltà.