Siamo acrobate, questa è la verità. In equilibrio costante.
La vita di una donna è tutt’altro che semplice.
Ognuna di noi appena apre gli occhi ha un obiettivo: arrivare alla sera tenendo insieme i pezzi della propria vita.
La gestione di sé e del proprio tempo, il lavoro, la famiglia e la casa. Tra aspirazioni personali, frigo da riempire, pranzi da cucinare, merende da preparare, riunioni da ricordare. Incastrare tutto richiede un efficace pragmatismo e una capacità organizzativa notevole.
Abbiamo un’agenda fitta e la necessità di non perdere colpi, la voglia di affermarci professionalmente cercando di conciliare affetti e ambizioni. Spesso, dietro a ogni percorso intrapreso, emergono sacrifici, conflitti e rinunce.
Il tempo della crisi e la precarietà ha penalizzato proprio noi donne, che sul mercato del lavoro siamo quelle “sacrificabili”, a parità di qualifica. I nostri stipendi sono inferiori a quelli degli uomini, e noi, spesso, siamo quelle che vengono messe all’angolo.
Eppure non ci perdiamo d’animo. Siamo acrobate, questa è la verità, in equilibrio costante.
Sguardo alto, al di sopra del vuoto, perché proprio nei momenti di difficoltà sappiamo tirare fuori il meglio di noi stesse.
Siamo allenate da sempre ad affrontare problemi, a trovare soluzioni, a procedere con tenacia e grinta anche quando la vita ci mette in pausa, quando i nostri figli non ce la fanno, quando perdiamo l’amore o il lavoro.
E se dobbiamo rinunciare, siamo le prime a farlo.
La verità è che siamo preziose, anche se spesso, ci svalutiamo e non abbiamo la percezione del nostro valore.
Sappiamo reinventarci continuamente, trovare soluzioni economiche se siamo in difficoltà, lavorare sodo, se necessario. Cerchiamo di non abbatterci e infondere coraggio e fiducia, scendendo a patti con i nostri desideri, per il bene di chi ci sta accanto.
Nonostante ciò, siamo ancora molto lontane da quella che si può definire una piena emancipazione, questa “mania” di tenere tutto insieme. La poca responsabilità di alcuni uomini che si “spiaggiano” su di noi, il nostro bisogno di controllo, ci portano lontano da noi stesse e da ciò di cui avremmo veramente bisogno.
Appoggiarci, ogni tanto.
Non essere scontate, ogni tanto.
Sentire un grazie, ogni tanto.