I benefici del pesce azzurro ai bambini (e anche a noi)
Si dovrebbe portare a tavola almeno due volte a settimana, perché il pesce azzurro fa bene ai bambini. La rivincita di un alimento che si rivela una scelta di salute, anche per l’ambiente e che, da povero, si scopre il più ricco.
Sotto il segno del pesce azzurro
Spesso non lo preferiamo, perché non sappiamo come cucinarlo fresco, si deteriora facilmente e ha un sapore molto deciso.
Eppure il pesce azzurro è uno dei cibi più sani, che il nostro mare ci possa offrire.
Un regalo prezioso, che sale sul carro dei vincitori nei programmi nutrizionali di tutto il Mondo, confermandosi un alleato di benessere nell’alimentazione dei bambini e di tutta la famiglia.
Il merito è dei grassi “buoni” omega 3 e della vitamina D, fondamentali per la crescita, ma l’elenco dei benefici è cosi ampio, che andrebbe consumato con regolarità, almeno due volte alla settimana.
Il primo passo per comprendere meglio e come fare apprezzare ai più piccoli questo tesoro del mare è allora conoscerlo meglio. Proprio per questo, noi abbiamo fatto i compiti, partecipando ad un work shop, con la nutrizionista Elisabetta Bernardi e alcuni esperti del team Rio Mare, tra cui Luciano Pirovano, Sustainable Development Director del Gruppo Bolton Food, proprio sul tema “alimentazione, pesce e bambini”.
Tutti concordi: mangiare pesce azzurro fa bene ai bambini.
Salmone, sgombro e sardine non sono assolutamente pesci “minori”, anzi, sotto i riflettori hanno vinto a tavolino la partita degli amici della dieta dei bambini. E non solo.
Facili da trovare al mercato, hanno un costo contenuto e sono fondamentali per lo sviluppo dei muscoli, del sistema nervoso e del sistema immunitario.
Attenzione però: la leva del benessere è utile, ma non è abbastanza quando a tavola ci sono i più piccoli.
Per esperienza personale, posso dire che, più i figli crescono più diventa complicato convincerli, che solo mangiando bene saranno adulti “sani come pesci “.
Per dirla tutta, dai 7 anni in poi, Ascanio non ha più creduto possibile nemmeno la storia degli spinaci per Braccio di Ferro.
La soluzione può stare in una scatoletta
So bene che comprare, pulire e cucinare il pesce azzurro può sembrare un lavoro ingrato e soprattutto poco apprezzato se poi alla fine resta nel piatto. Più o meno come gli spinaci.
Ad ispirarci su tutti i fronti entra in scena la variazione gourmet sul tema “Smart Fish”.
La“scatoletta”, infatti, conserva intatte tutte le proprietà nutritive del prodotto fresco.
Pratica, appetitosa e anche versatile in cucina, la versione grigliata o a vapore di salmone e sgombro è un grande progetto di Rio Mare, che possiamo sempre avere a portata di mano in dispensa.
Soprattutto il sott’olio riscuote un gran successo tra i più piccoli, facilitandoci il compito di organizzare quotidianamente una dieta equilibrata e veloce.
Non ha squame, spine ed è anche più delicato nel gusto, per pasti magari veloci, ma che non rinunciano mai a una buona dose di grassi buoni.
Ma la grande sfida è mangiarlo in modo etico.
Rio Mare, oltre ad essere il principale interlocutore sul mercato di questi prodotti con la linea Smart Fish è anche promotore di un approccio eco-sostenibile alla pesca.
Ma c’è di più, perché in rete è possibile richiedere informazioni sull’origine del pesce utilizzato in qualsiasi confezione prodotta dall’azienda italiana, a partire dal 1° gennaio 2010.
Per noi genitori questo messaggio è doppiamente virtuoso, perché il rispetto per il pesce comincia in mare e finisce direttamente a tavola con noi!
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Post in collaborazione con Rio Mare