Ai-Du Francesca Fontanella|La Fashion Boutique 100% Made in Italy

L’ho scoperta un paio d’anni fa e i suoi modelli mi hanno sempre fatto girare la testa. Sto parlando di Francesca Fontanella, in arte Ai-Du, un brand nato nell’ottobre del 2011. Le sue creazioni sono tutte realizzate a mano e molte di esse sono pezzi unici a prezzi contenuti.

Tutti i tessuti, le pelli e gli accessori sono Made in Italy, paese d’eccellenza della produzione tessile, per dare ai propri clienti una qualità superiore, ma nello stesso tempo qualcosa di nuovo, creativo ed unico, in contrasto con la produzione industriale.

Tutto il ciclo produttivo avviene artigianalmente come anche i cartamodelli, (DNA dell’abito) che non seguono le linee industriali, ma vengono realizzati a mano in modo creativo sul manichino, procedimento seguito solo dall’alta sartoria e dalla haute couture in ottica di salvare la manifattura artigianale.

Nell’estate del 2012, per vendere e diffondere Ai-Du quotidianamente, nasce il progetto  l’Ai-Du on Porter, una boutique itinerante su quattro ruote curata in ogni minimo dettaglio che gira principalmente a Roma con qualche eccezionale trasferta, con lo scopo di far conoscere il design Ai-Du in modo dinamico.

La creatrice e stilista del brand Ai-Du, Francesca Fontanella, si e’ laureata in Scienze Storiche del territorio e per la Cooperazione Internazionale e si e’ specializzata all’Accademia di Moda Koefia.

Gli innumerevoli viaggi in giro per il mondo e la passione per ogni forma d’arte, l’hanno portata a voler fare moda, intesa come arte ed importante forma di espressione.

Un arrivo dunque maturo al campo della moda, frutto di un approccio multi sociale con differenti esperienze all’estero, tra le più significative una permanenza a Cape Town (Sudafrica), in Giappone ed in Spagna. Proprio in questo Paese ha collaborato con “Stradivarius”, del gruppo INDITEX .

Non è un caso che il nome del brand Ai-Du  abbracci due significati: quello inglese (scrivendolo come lo pronunceremmo) “I do” , che sta per lo faccio, lo voglio e quello giapponese : “lo faccio per amore“.