Mio papà

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Mio papà, il film di Giulio Base che esce oggi nelle sale italiane, affronta un tema importante e di grande attualità nella società di oggi, quello della genitorialità acquisita. Un padre è colui che cresce o colui che ha dato la vita?

Lorenzo, interpretato dal credibile Giorgio Pasotti, ha 35 anni e lavora come sommozzatore in una piattaforma petrolifera nel Mar Adriatico. Nel suo campo è uno dei migliori, ma nella vita sentimentale non vuole impegnarsi: quando scende a terra ha storie di una notte, senza legami duraturi.

E’ cosi da sempre per lui. Finchè incontra Claudia (la bravissima Donatella Finocchiaro), la passione sconvolge le loro vite e Lorenzo capisce subito che stavolta tutto è diverso.

Si addormenta a casa di lei, contravvenendo alla sua regola di single incallito e si accorge che a fissarlo sulla porta c’è Matteo, 6 anni, il figlio di Claudia.

Questo incontro cambierà le loro vite per sempre. Lorenzo inizialmente è spaventato dalla presenza del bambino, dalla responsabilità che essa rappresenta, ma il loro rapporto, che crescerà a poco a poco, sarà qualcosa di cui entrambi non potranno più fare a meno.

Amare è solo una questione di consanguineità o è una libera scelta? Generare bilogicamente o crescere insieme, accompagnare un bambino nella grande avventura che è la vita?

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Con Mio papà Giulio Base ci invita a riflettere sul tema delle famiglie allargate (esperienza che lui stesso, insieme a Giorgio Pasotti – che firma con lui il soggetto e la sceneggiatura del film – vive in prima persona nella realtà) con un film delicato e non banale, in cui alterna con equilibrio il registro drammatico a quello comico (grazie anche ai personaggi interpretati da Ninetto Davoli e Fabio Troiano che completano il cast).

La sua lunga esperienza come attore e regista nelle fiction televisive gli consente di firmare un film di grande attualità, sincero e reale, lontano dall’Italia idealizzata che spesso ci viene proposta in televisione.

Il film tocca anche il delicato problema della tutela giuridica e “sentimentale” della figura dei “patrigni”, così importanti nella vita dei bambini, ma che, in caso di separazione dalla mamma, sono costretti a farsi da parte e spesso a non vederli più.

L’empatia che lo spettatore prova è in buona parte dovuta alla straordinaria interpretazione del piccolo Niccolò Cavagna nel ruolo di Matteo, assolutamente all’altezza dei suoi colleghi adulti.

Molto belle le ambientazioni e la fotografia.

Il film ha aperto la sezione “Alice nella città” dell’ultima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Roma.

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Mio papà – Italia – 2014

REGIA: Giulio Base

CAST: Giorgio Pasotti, Donatella Finocchiaro, Niccolò Cavagna, Ninetto Davoli, Fabio Troiano

PRODUZIONE: Movie e Rai Cinema

DISTRIBUZIONE: Bea Production Company

DURATA: 93 minuti

USCITA: 27 novembre 2014