Vorrei descrivere, senza alcuna pretesa scientifica, tipi, caratteristiche e comportamenti di alcuni bambini.
Sono ritratti semplici, nati dalla mia esperienza di animatore che visualizza, in pochi tratti, i loro comportamenti nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza.

1) IL TIMIDO

La timidezza nei bambini è un fenomeno naturale, una fase facilmente superabile nella crescita.

Li individuo per il loro sguardo basso, il rossore diffuso sulle guance, la loro scelta di isolarsi, di parlare piano. In realtà sono alunni diligenti e riservati ma fanno fatica a socializzare con gli altri coetanei. Alle feste li vedo incuriositi spiare dalla soglia della porta senza partecipare attivamente.
Non bisogna forzarli perché verranno conquistati solo alla fine della festa quando, partiti tutti, rilassati, cominceranno finalmente a giocare.

Al momento top della festa, lo spegnimento delle candeline della loro torta, si rifiutano di soffiare, imbarazzati di essere al centro dell’attenzione di amici e parenti.
Al compleanno del piccolo Lorenzo…l’ho tolto dall’imbarazzo di essere il protagonista sostituendolo con il suo piccolo orsacchiotto, riuscendo così a farlo festeggiare in allegria!

2) LA PRINCIPESSINA

In questa categoria incontri prevalentemente bambine che da piccolissime vivono nel mondo dei sogni…
favole, quelle con i Principi Azzurri, principesse da salvare, castelli arroccati sulle montagne, fate, elfi, unicorni.

Amano mascherarsi da regine e principesse, indossando abiti lunghi impreziositi da collane e coroncine.
Barcollano e inciampano su tacchi vertiginosi per volare in una romantica danza immaginaria.
Non aspettano il Carnevale per truccarsi e addobbarsi, rischiando di apparire comiche in un mondo di adulti. Ma il loro papà, magari non tanto bravo a giocarci, farebbe bene a imparare come, perché questi sono gli anni in cui lui rappresenta l’eroe.

“…da grande farò la cameriera o la principessa…”
E’ ovvio che questa bambina di quattro anni si riferisce alla favola di Cenerentola!

3) LO SPORTIVO

I ragazzini iperattivi vengono indirizzati alle attività sportive che si praticano sin da piccolissimi.

Il maschi prediligono il calcio, il nuoto, il rugby, il tennis e le arti marziali…le femmine adorano la danza, la palla a volo, la ginnastica artistica…

I fanatici del calcio in realtà sono sotto l’influenza del padre (anche se generalmente scarso negli sport da giovane) che ama impersonare il mister, l’allenatore, elargendo consigli e direttive e spingendo i figli alla competizione più agguerrita!

Rifiutano di socializzare con le femmine e si rifugiano nel mondo dei game-boy e della tifoseria….vedi a Roma la rivalità tra la Roma e la Lazio! La maggioranza è della Roma con idolo assoluto Francesco Totti!

Le bambine si esibiscono in balletti e pantomime, scimmiottando i protagonisti delle serie televisive alla moda, tipo Violetta…

A una festa di compleanno un bambino di sei anni, vedendomi arrivare con una borsa sportiva, si spaventò e cominciò a piangere pensando che fossi un istruttore di nuoto, sport odiato da alcuni perché costretti a praticarlo!!!

4) LA BAMBOLINA

In realtà esistono due modelli ben distinti di bambine materne e femminili…

Una ama il bambolotto, “Cicciobello”, lo spoglia, lo veste, lo accudisce, gli prepara la pappa e gli canta la ninna nanna per addormentarlo, in un Tête-à-tête continuo. E’ alla ricerca di bambini piccoli da accudire…anche se loro… NON VOGLIONO!

L’altra, piccola narcisista, adora la “Barbie”. E’ appassionata di moda, di stili…si identifica con la bambola stessa, cura i capelli e l’aspetto esteriore. I suoi colori preferiti sono naturalmente il rosa e il fucsia. Condivide il gioco con le amichette in chiacchiere e pettegolezzi da pigiama party. Anche da grande continuerà a collezionare queste bambole.

5) IL FIFONE

La paura, che nei bambini è uno stato d’animo passeggero, quando si trasforma in fobia, va sicuramente seguita e controllata.
Un lumino acceso accanto al letto basterà a rassicurare un bambino spaventato dal buio. Un tradizionale orsacchiotto usato come feticcio, risolverà semplicemente il terrore dei “Mostri”.

L’importante è non sottolineare il comportamento da “Fifoni”, facendoli vergognare, ma stimolarli a confidarsi, a parlarne. Altro errore è metterli in competizione rispetto a fratelli e amici nella sfida alla paura!

Riesco facilmente a individuare i caratteri dei bambini durante l’organizzazione delle mie feste. E’ facile notare che i piccolissimi, spaventati da un ambiente nuovo o dalla confusione, si rifugiano in braccio alla mamma. Le bambine si rivelano più esibizioniste e coraggiose.
Nel classico gioco del nascondino, la paura si rivela nella frase:
“Tu conta…io mi nascondo. Se non mi trovi, io sono dietro quell’albero!!!”
Da più grandi, prima di affrontare prove di abilità, il fifone osserva, scruta e affronta la prova solo quando è sicuro di non farsi del male.

Nel mio lavoro di animatore, indirizzo i giochi a una fascia specifica d’età, non compatibile con le altre.
Per esempio i più piccoli sono spaventati dalle urla e dalla musica “a palla”…
Emilio, di tre anni, si presentò in braccio alla mamma a una festa di amici più grandi. Avevo organizzato una piccola discoteca in casa. Vidi il terrore nei suoi occhi. Mi riteneva responsabile di quel chiasso infernale e fuggì disperato tra pianti e urla. Mantenne lo stesso comportamento nelle feste successive. Non lo vidi più.
Successivamente superò questo trauma diventando il mio fan più sfegatato e invitandomi a tutti i suoi festeggiamenti.
Cosa era successo? Era diventato grande!

6) LA VETERINARIA

La passione per gli animali nasce da piccoli…
Sono bambini che da grandi ameranno mestieri legati agli animali…dog-sitter, negozio, addestratore di delfini…
Riservano il loro amore a tutti i cuccioli, di cane, di gatto, e a tutti gli animali piccoli come pesciolini, uccellini, criceti, tartarughe ecc…

Le bambine in particolare adorano i cavalli e la loro cameretta è decorata con poster a loro dedicati. Sono cavallerizze d’animo e hanno tutti i giochi legati al tema del cavallo!

Il ricordo più bello: alla festa dei sette anni di Olimpia i genitori le fecero trovare il suo cavallo in giardino rendendola felice tanto da scoppiare a piangere di emozione per la sorpresa!