Ti senti giù? Potrebbe essere il “September Blues”.
Lo abbiamo sentito in questi giorni nel profumo della pioggia e della prima aria fresca sulla pelle. Lo vediamo nelle foglie degli alberi che iniziano a cadere e a ingiallire. Lo notiamo nei negozi e nelle esposizioni di accessori per la scuola.
Siamo già a Settembre inoltrato e tra pochi giorni saremo in Autunno.
Ma non è solo una questione di meteo: il mese che sancisce la fine dell’estate e il ritorno al lavoro o allo studio, ci impone di ritornare ad uno stato mentale di maggior organizzazione, serio e spesso pesante, che avevamo un po’ dimenticato durante i mesi estivi.
Proprio per questo negli Stati Uniti è nato il termine September Blues. Come ci chiarisce UrbanDictionary.com:
Il September Blues è quel sentimento di tristezza che si avverte quando l’estate è finita e si riprendono le normali attività di studio o lavoro.
Provoca difficoltà di concentrazione sui propri doveri, apatia e tristezza.
La cura sopraggiunge solo ad Ottobre, quando finalmente il meteo piovoso e freddo non porta più strascichi d’estate a cui aggrapparsi.
Un paio di settimane fa, in occasione di una consulenza per la gestione di stress e ansia, ho incontrato Sara, insegnante e mamma di Martina di 7 anni:
Sono tornata dalle vacanze e credevo di essermi riposata e di aver staccato per un po’ ma dopo 2-3 di giorni mi sono sentita nervosa. Il giorno prima di tornare a lavoro ho avvertito un senso di malessere e non riuscivo a concentrarmi qualsiasi cosa facessi. Il pensiero di dover affrontare un altro anno di incastri, scadenze e 0 tempo per me sta rischiando di farmi impazzire. Sento che non riesco a dormire e respirare bene…a volte mi sento proprio in apnea.
In questi giorni, chi di noi è predisposto, potrà avvertire una moltitudine di sintomi ed emozioni fastidiosi.
Sensazione di stress, ansia, depressione, irritabilità, difficoltà nella gestione degli impegni ed eccessiva stanchezza fino ad arrivare a vero e proprio terrore per la ripresa delle attività.
Se non vi è una condizione di difficoltà già accertata in precedenza, è importante riconoscere questi sintomi come transitori e legati ai vari obblighi di lavoro o studio.
Più che di “Tristezza Settembrina” in questo caso parlerei di scontentezza generalizzata e incapacità di organizzare al meglio i tempi della quotidianità.
Infatti, non è vero che un lungo periodo di vacanza ci rigenera e ricarica al meglio per affrontare la ripresa.
Se non siamo soddisfatti della nostra vita e non abbiamo chiuso gli impegni insoluti prima delle vacanze, la vacanza stessa sarà solo un periodo di “fuga dalla realtà” e non possiamo aspettarci, una volta rientrati al lavoro, uno stato d’animo entusiasta e pronto a ricominciare.
Per questo, in un’ottica di promozione del benessere e prevenzione del disagio psicologico, è bene, ormai per il prossimo anno, chiudere gli affari irrisolti prima delle vacanze e ritagliarsi dei momenti di “vera pausa” durante l’anno e imparare a gestire il nostro tempo ragionando per obiettivi raggiungibili.
E’ fondamentale rigenerarsi quotidianamente con piccole esperienze di rilassamento mentale e muscolare, in questo modo possiamo imparare ad ascoltare il nostro corpo, capire i segnali che ci manda e cercare di prevenire il malessere legato all’ansia o allo stress.
Prendersi dei piccoli momenti di comodità:
In una giornata a pieno ritmo è difficile prendersi dei momenti di vero relax.
Provateci anche per 10 minuti al giorno stando sedute alla scrivania o in macchina. Prestate attenzione a come siete sedute e cercate di trovare la posizione più comoda possibile.
Trovata la comodità fisica potete cercare di orientare i vostri pensieri verso qualcosa di piacevole o focalizzare l’attenzione su qualcosa nello spazio esterno.
Provate ad assaporare qualcosa che vi piace o semplicemente a respirare profondamente.
Farlo regolarmente per 10/15 minuti al giorno può notevolmente ridurre lo stress. Non vi preoccupate se non riuscite a prolungare queste esperienze…la qualità del tempo vale molto di più della quantità.
Vivere il presente
Puoi distruggere il tuo presente preoccupandoti del tuo domani. – Janis Joplin
Vivere il presente significa anche organizzare al meglio gli impegni in modo da non lasciare faccende insolute.
Infatti molte delle nostre energie quotidiane le spendiamo pensando a quello che dobbiamo fare o non abbiamo ancora fatto. Ogni obiettivo non raggiunto consuma energia e ne toglie al nostro tempo libero.
E’ importante organizzare il tempo e suddividere i grandi impegni in piccoli obiettivi raggiungibili.
Si parla di time management per essere efficaci nella vita privata e nel lavoro, stabilire delle priorità e distribuire le energie in modo da vivere ogni giorno esperienze positive.
Sarà bello ed entusiasmante circoscrivere gli impegni e dargli un loro spazio durante la giornata.
Migliorare il nostro stile di vita
Prenderci cura di noi a 360 gradi significa curare e prestare attenzione a tutti gli aspetti della nostra vita:
Buona qualità e quantità di sonno, alimentazione sana e bilanciata ed attività fisica frequente. Sembra banale dirlo ma se non si tengono d’occhio questi tre fattori anche il nostro benessere psicologico potrà risentirne.
E se per noi è troppo….
In questo periodo riprendere le attività potrebbe sembrare un incubo e il pensiero di prendere anche 5 minuti di pausa sembra impossibile. In questi casi è molto importante chiedere aiuto a chi vi sta accanto o se la ripresa è troppo è utile cercare il supporto di uno psicoterapeuta.