Prevenire la Meningite: il testimone di Amelia Vitielio e delle altre mamme

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Prevenire la Meningite significa dichiarare guerra a un nemico potenzialmente mortale. Una sfida ancora da vincere, che parte provando a capire qualcosa in più su una malattia che fa tanta paura.

Prevenire la Meningite

Cos’è la meningite? Quali sono le cause? Come si riconosce? Come si previene?

 

Di solito su Family Welcome leggete di temi decisamente più ameni.

Vero, ma abbiamo sempre sottolineato anche che, la nostra missione è camminare a fianco dei genitori curiosi, condividendo stimoli e nuove scoperte.

Una dimensione esperienziale, che ruota attorno alla nostra stessa vita di genitori o zii, per creare contenuti veri e fare il più possibile rete e informazione.

Ecco perché oggi affrontiamo un tema che fa paura a noi, come a voi.

Ci interroghiamo su meningite e vaccini, partendo proprio dalle domande che ci facciamo tutti e cercando di portare a casa più risposte possibili.

Il punto di partenza è che solo conoscendo il nemico e le armi per combatterlo, possiamo contribuire a dargli scacco.

E che libertà vuol dire consapevolezza di scelta e informazione corretta, quando si parla di vaccini.

Per questo il 20 ottobre a Roma ha fatto il tutto esaurito l’iniziativa“Mamme contro la Meningite“, alla Residenza di Ripetta.

Prevenire la Meningite

E noi eravamo li, insieme agli altri genitori e ai tantissimi bambini,  impegnati in laboratori sul Corpo Umano,  mentre  le mamme alzavano le antenne su come proteggerli da questa malattia.

Una mattinata intensa di informazione con il Dottor Piercarlo Salari Pediatra, specializzato in Pediatria generale, nutrizione e prevenzione.

Ma anche di condivisione della Campagna Mamme Contro la Meningite e insieme la toccante testimonianza di Amelia Vitiello, presidente del Comitato Nazionale contro la Meningite.

Prevenire la Meningite

Prevenire la Meningite

Le cose da sapere sulla Meningite

Partiamo dall’inizio, quindi da cos’è la meningite.

La meningite è un’infiammazione delle membrane che ricoprono il cervello e il midollo spinale, che può essere causata da virus o batteri.

Le forme batteriche sono le più gravi e possono causare deficit neurologici o la morte in 24-48 ore. L’incidenza della malattia invasiva da meningococco è maggiore nella fascia di età 0-4 anni e in particolare nel primo anno di vita, in cui l’incidenza supera i 4 casi per 100.000.

Esistono 13 diversi tipi di meningococco. Soltanto 5 (A, B, C, W135 e Y) causano la meningite e altre malattie gravi. Il meningococco B e il C sono i più frequenti in Europa.

E proprio il meningococco B è responsabile di circa l’85% dei casi nei bambini piccoli. Infatti, pur risultando particolarmente elevata nel primo anno di vita, l’incidenza dell’infezione si mantiene alta anche nei primi 4 anni.

Come riconoscerla?

A tutte le età i sintomi sono simili a quelli dell’influenza.

La febbre sale oltre i 39 gradi nell’arco di pochi minuti, mal di testa insopportabile, stato di rigidità alla nuca e al collo e a volte sulla pelle compaiono piccole macchiette.

In questi casi, prima si interviene e meglio è, quindi bisogna correre subito al pronto soccorso.

Qual è la terapia?

La cura è prevalentemente a base di antibiotici mirati, con l’obiettivo di debellare il batterio.

Tuttavia il decorso è così rapido e improvviso che anche un’adeguata terapia a volte non riesce a debellare la malattia.

Al momento della diagnosi inoltre è fondamentale iniziare subito la profilassi, cioè la cura antibiotica, a chi è entrato in contatto col paziente. Di fatto, l’unico accorgimento per sconfiggere il batterio prima che sia tardi.

La prevenzione è l’arma migliore di protezione, soprattutto nei bambini.

La buona notizia è che i vaccini esistono. La ricerca ha fatto conquiste, rispetto al passato, anche in questo campo.

Oggi abbiamo i vaccini per i 5 diversi ceppi di meningiti più pericolose.

Eppure, nonostante ci sia la disponibilità e siano dispensati gratuitamente in base al Nuovo Piano Vaccinale, la strada è ancora in salita.

C’è molta confusione sulla vulnerabilità ed efficacia dei vaccini e molti genitori spaventati, ancora vacillano.

Prevenire la Meningite

La toccante testimonianza di Amelia

A parlarci, con efficacia,  sull’importanza dei vaccini ai più piccoli, c’è chi la possibilità di prevenire la meningite fulminante di sua figlia non ce l’ha più.

E’ Amelia Vitiello, che ha perso la sua bambina di 18 mesi e ha poi dato vita, insieme al marito, al Comitato Nazionale Contro la Meningite.

Prevenire la Meningite

Al suo intervento è seguito un momento di commozione generale. La sua storia ha preso posto in tutte noi.

E vi assicuro che quando un messaggio arriva da una mamma come Amelia o dalle altre MumsvsMeningitis e non da un’azienda o dal medico,  parla dritto al cuore.

E’ la prima volta che noi prendiamo posizione sull’importanza dei vaccini.

Non perché non avessimo già un’opinione personale e ponderata a favore.

Ma perché non avevamo ancora conosciuto personalmente Amelia e non l’avevamo mai sentita raccontare la storia della sua Alessia.

E quando il messaggio, come in questo caso, arriva da un genitore che ha perso un figlio, succede che, passare il testimone diventa quasi un obbligo.

Questo articolo è realizzato con la partecipazione del Comitato Nazionale Liberi dalla Meningite, all’interno di una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla salute in età pediatrica.

Lontani mille miglia dalle polemiche e dai vari fronti pro o contro le vaccinazioni, l’auspicio è di aver condiviso con voi qualche elemento in più.