Il valore dei sì che diciamo ai nostri figli
Quanto potere ha dire “si” ai figli e quanto pesano i “no” nell’educazione dei bambini. Insieme ad altre mamme e allo psicologo Luca Mazzucchelli, abbiamo scoperto almeno 5 buoni motivi per dire si, ma con valore.

Educare i figli è spesso una prova di equilibrismo tra sì e no.
E’ quel che è emerso dal confronto, tra un gruppo di Mamme e uno psicologo, alle prese con un argomento che riguarda tutti: “i sì e i no che diciamo ai nostri figli”.
Come genitori ci reputiamo abbastanza severi, però poi ci pesa dire no.
Siamo consapevoli che limiti e confini siano fondamentali per crescere bene e senza vizi, però poi, siamo più felici quando riusciamo a essere empatici e comprensivi.
E non solo, i bambini che crescono con troppi “no,” da grandi saranno oppositivi, mentre un “sì” detto con cognizione di causa aumenta l’autostima.
Soprattutto quando ci sono anche Amore, Attenzione e Ascolto, le tre parole, che vincono sempre la partita.
I sì che valgono
Voi quante volte al giorno rimproverate vostro figlio?
Voi quante volte al giorno rimproverate vostro figlio?
In casa nostra i “no” vanno per la maggiore, fino al punto che è quasi impossibile decifrare quali sono i “no” veramente importanti.
Questo vale per Ascanio, ma sicuramente anche per me.
Se l’obiettivo, tuttavia, è dare delle regole, ci può far piacere scoprire che anche i “sì”, detti in modo consapevole, possono avere super poteri e ci rendono felici molto più di un no.
Addirittura, molti dei “no” possono diventare “sì”, delle possibilità, ed essere percepite anche meglio dai nostri figli.
Come al solito la giusta via sta nel mezzo e i “sì” e “no” dovrebbero essere sempre in equilibrio tra loro.
Sì ma, sì quando, sì se
Ci sono svariati modi di dire “sì” al posto di “no” e spessissimo lo dimentichiamo.
Dire “sì “quando avrai finito i compiti, o “sì” se prima mi aiuti a riordinare, sostituisce un perentorio “no” perché non hai finito i compiti, oppure il “no”, perché c’è disordine.
Sul piano educativo è la conquista di un diverso modo di porci, positivo per entrambi, che non toglie nulla all’obiettivo di dare regole, ma in più è un punto a favore della complicità tra noi e loro.
A proposito di complicità, anche il “si”, ma solo per oggi, è una concessione, con poteri dirompenti su tutti i fronti.
L’eccezione che rompe inaspettatamente le righe e rinforza il legame in modo straordinario.
Il potere di dire “sì” ai figli
Dire sì ai figli rinforza la vostra relazione
Dire sì ai figli rafforza l’autorevolezza dei no (quelli importanti)
Dire sì ai figli accresce l’autostima
Dire sì ai figli gli permette di sviluppare autonomia e responsabilità
Dire sì ai figli per imparare a autoregolarsi
Allora ben vengano i Sì detti con consapevolezza, purchè non diventino un’abitudine.
O peggio, purchè non siano “sì” elargiti per non sentire più storie, se siamo nervosi o distratti.
Man mano che i bambini diventano più grandi ci rendiamo conto, che senza qualche “no” detto a dovere, non avremo mai fatto un buon lavoro, ma che anche i “si” consapevoli hanno fatto tanto bene. Basta imparare a destreggiarsi e fare buon uso di entrambi.
Lo spunto per questa riflessione, che ci ha aiutato a capire ” il potere di un sì”, è partito da Fruittella, che ha costruito, proprio su questo tema, la sua nuova campagna di comunicazione.
Credo che da oggi dirò qualche “sì” in più, anche ricordandomi che i momenti speciali sono soprattutto quelli in cui abbiamo fatto qualcosa insieme!
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Post realizzato in collaborazione con Fruittella