Compiti per le vacanze: da maestra, ecco cosa vi dico

Ci sono i compiti quelli che propongo gli insegnanti, e poi ci sono i nostri.
Quelli che possiamo scegliere noi.
Come una passeggiata a piedi nudi sull’erba una domenica d’estate.
L’esplorazione sugli scogli alla ricerca di granchi da ributtare in mare, che ci dispiace lasciarli nel secchiello. Anche loro hanno una casa.
Chissà perché i nostri figli vincono sempreuna sosta nel lettoneChe domani non si lavora e c’è tempo
Una faccia sporca di cioccolato e fragola, che si può mangiare il gelato in santa pace e se ci si macchia fa lo stesso.

Una camminata mano nella mano, che, a volte, non c’è niente da dirsi e possiamo volerci bene in silenzio.
“Che bello stare insieme”
Che, a volte, non serve fare cose. Basta sentirsi. E avere tempo. Possiamo anche restare a casa, basta scegliere i compiti giusti per i nostri bambini.
Quelli che ci servono per stare bene.
Che i ricordi sono quelli che restano. Impressi nelle pagine della nostra e, soprattutto, della loro esistenza. Come memoria preziosa.
