I no che aiutano.

Chiudete gli occhi. Un attimo solo. Immaginatevi il vostro bambino. Immaginatevelo in uno spazio grande, ad esempio nel deserto. Dove non ci sono confini. È lì, in piedi. Da solo. Cerca un punto di riferimento. Non lo trova.
Non c’è nulla che lo contenga.

Ecco. Noi non dobbiamo essere un deserto per loro. Dobbiamo essere dei contenitori. Delle pareti solide. E per farlo dobbiamo porre dei limiti.
E la cosa buffa è che, spesso, sono proprio loro a chiedercelo.
Ci chiedono dei No

Attraverso i No i nostri figli sanno che ci siamo. Che non saranno mai del tutto scoperti.
Lasciargli la libertà di scelta continua li fa sentire perduti, come essere nel desertoDevi lasciarla piangere. Se tu stai lì a tenerle la mano lei non saprà mai di potercela fare da sola
Ho preso coraggio. L’ho fatto per lei. L’ho fatta piangere e nel giro di pochissimo ha imparato ad addormentarsi senza di me. Si svegliava alla mattina felice delle sua conquista.
Il principio dei No vale per tutto. Per il cibo. Per i compiti. Per le dipendenze.

una casa in cui trovare rifugio
