Bambini e cellulare, schiacciare un tasto con il dito non basta.

I nostri bambini sono nativi digitali, spesso sanno come muoversi in rete, con i tablet o i cellulari meglio di noi.
Altre volte dentro alla rete si perdono, perdono delle occasioni di crescita.
Come premio.
Se stai bravo ti faccio giocare un po’ con il mio telefono
Se stai bravo ti faccio giocare un po’ con il mio telefono
O come punizione.
Se non stai bravo ti tolgo il tablet!
Se non stai bravo ti tolgo il tablet!
dobbiamo porci delle domande
Noi dobbiamo esserne i registi e controllarne sempre l’uso.
A mio avviso non possiamo concederne l’utilizzo prima dei due anni e comunque dobbiamo farlo per un tempo limitato.
Finché sono mignon i nostri figli hanno bisogno di esperienze tattili, in cui attraverso i cinque sensi, possano scoprire il mondo.

Schiacciare un tasto con il dito non basta.
In età scolare possiamo contrattare, trovare mediazioni, un’ora al giorno, ad esempio, in cui i bambini possano stare davanti allo schermo sempre sotto la nostra supervisione, perché perdono facilmente la cognizione del tempo e la fruizione che ne consegue è solo passiva, non certo attiva e sensoriale.
Quindi, dobbiamo cercare di fare il nostro mestiere, fornire ai nostri ragazzi gli strumenti giusti.
Il gioco (uscire all’aperto, praticare attività fisica non agonistica) aiuta i bambini a conoscere se stessi, a immaginare, a misurare le proprie abilità.
Quello che non ci concedono gli strumenti tecnologici ma ci fornisce l’esperienza “sul campo” è il rapporto con gli altri.
La socialità è fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi, li aiuta a confrontarsi sulle proprie difficoltà, a mettersi in gioco.
