Corso Rianimazione Cardio Polmonare BLS-D (Basic Life Support)

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Domenica scorsa ho faRianimazione Cardio Polmonare

Domenica scorsa ho fatto il corso RCP (Rianimazione Cardio Polmonare) e voglio dedicare un po’ di tempo a parlarvene perché è stata un’esperienza molto importante.

L’obiettivo del corso è insegnare una procedura di intervento, da utilizzare nel caso in cui si abbia a che fare con una persona priva di sensi. Entrando nel dettaglio, si impara a riconoscere una persona priva di coscienza, si acquisisce la capacità di capire se tale persona ha problemi respiratori ed è necessario intervenire; ma soprattutto si impara a tenere in vita una persona, in attesa dei soccorritori.

Il corso è dedicato a tutti. Per salvare la vita di una persona che non respira ed ha il cuore praticamente fermo, non è necessario aver alcuna conoscenza sanitaria, ne’ esser stati testimoni del malore e quindi conoscere le cause che hanno portato la persona in quello stato. Persino gli insegnanti sono “laici”, come vengono chiamati in gergo medico i “non sanitari”, e questo permette loro di farsi capire da tutti in modo semplice. Con molta facilità si può quindi imparare a tenere una persona in vita, fino all’intervento del personale sanitario, e soprattutto evitare che subisca danni cerebrali.

Nel corso viene spiegato come fare il massaggio cardiaco, l’insufflazione e ad utilizzare il defibrillatore. Fino al 2010 questo apparecchio poteva essere utilizzato solo dai medici, neanche gli infermieri potevano farne uso. Successivamente sono stati fatti dei progressi per migliorarlo e renderlo semi automatico. Il defibrillatore in uso attualmente è in grado di diagnosticare lo stato del paziente e dare indicazioni al soccorritore. Sarà l’apparecchio a consigliare se e quando dare le scariche. Il soccorritore avrà il solo compito di controllare la sicurezza (ovvero che tutti, lui compreso non tocchino il paziente) e spingere il pulsante che manda lo shock.

Si fa molta pubblicità sugli incidenti stradali, ma ogni anno le morti per arresto cardiaco sono maggiori di svariati ordini di grandezza.

Nel 2013, l’istat ha registrato in Italia 182.700 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti, entro il trentesimo giorno, è pari a 3.400 (mentre i feriti ammontano a 259.500).
http://www.istat.it/it/archivio/126116

logoVivaSMI dati raccolti dalla IRC (Italian Resuscitation Council, Gruppo Italiano per la Rianimazione Cardiopolmonare) nello stesso anno sono i seguenti: Cinque mesi, 153 giorni, 1.281 arresti cardiaci, 8 al giorno. Sul totale degli arresti cardiaci 1.059 (83%) hanno colpito gli uomini e 943 (74%) hanno portato al decesso della persona colpita cioè in media 6 persone morte ogni giorno. Questi numeri, che fanno già impressione, comprendono tuttavia soltanto gli eventi riportati nei principali quotidiani italiani, e non tutti gli arresti cardiaci avvenuti nel periodo. Il dato globale, infatti, non arriva sulla stampa, ma le statistiche certificano essere molto superiore ed aggirarsi intorno ai 25.000 arresti cardiaci in 5 mesi (ogni anno in Italia si verificano infatti circa 60.000 arresti cardiaci).

La matematica non è un’opinione, nel 2013 sono morte 3.400 persone per incidenti stradali mentre ogni anno in Italia muoiono 60.000 persone per arresto cardiaco. Noi possiamo fare qualcosa…

Io ora sono a posto con la mia coscienza e consiglio quest’esperienza a tutti quelli che hanno dubbi; perché pensano che non utilizzerebbero mai gli insegnamenti acquisiti (perché nella loro vita non ne avrebbero necessità o perché anche dopo il corso non riuscirebbero a farlo) o perché “50 euro” non sono pochi. Vi assicuro che sono soldi ben spesi!

Questo corso (BLS-D) è un completamento del corso disostruzione delle vie respiratorie (BLS), di cui vi ho parlato in un altro articolo, in quanto insegna il modo di procedere se la persona soccorsa dovesse perdere la coscienza. Ma è utile anche da solo, perché non è detto che una persona sia in arresto cardiaco solo a causa di un’ostruzione.

Secondo me il corso BLS-D è anche più semplice del corso BLS, consiglio di farli separatamente perché altrimenti si acquisiscono troppe nozioni insieme e si potrebbe fare confusione. Per fare un esempio, alcune tecniche sono simili, ma vanno fatte con tempi diversi…

26-10-2014 san camillo.fw (2)

I protocolli utilizzati nel corso sono definiti dal Gruppo Italiano per la Rianimazione Cardiopolmonare

rianimazione cardio polmonareIRC (Italian Resuscitation Council). Questo gruppo nasce nell’ottobre del 1994 con lo scopo primario di diffondere la cultura e l’organizzazione della rianimazione cardiopolmonare in Italia. L’associazione coinvolge medici di diverse discipline e infermieri attivamente impegnati nel settore della rianimazione cardiopolmonare intra ed extra ospedaliera. L’attività di IRC si integra con quella di analoghe associazioni italiane e straniere e in modo particolare con quella dell’European Resuscitation Council, troverete spesso il binomio IRC-ERC.

Recapiti dell’associazione che ha erogato il corso
Tel.: +39 06 58704275
Website: www.salvabebe.org
Email: diritticivili.2000@tiscali.it, contatti@salvabebe.org
Numero Verde Salvabebé Salvamamme: 800.28.31.10
FB: https://www.facebook.com/pages/Associazione-Salvabebè-Salvamamme